9.11.13

Scrivere con iPad

IL VOSTRO GIOVANE autore preferito l'ha fatto di nuovo. Un altro volume a firma del vostro scriba d'ordinanza è adesso disponibile, in Italia e nel mondo. È in formato elettronico, quindi richiede uno strumento per la lettura che va oltre la "solita" carta. E non ci sarà una edizione cartacea, visto anche l'oggetto del volume in questione: la pratica della scrittura utilizzando l'iPad, il tablet di Apple. Ecco una snella introduzione al volume:

“Questo libro è uno straordinario viaggio in un florido, ricchissimo e praticamente sconosciuto settore del software: il mondo della tipografia e della scrittura, che sta vivendo un vero e proprio Rinascimento grazie all’iPad, alla rete e a una generazione di programmatori molto creativi…”

Estratto da: Antonio Dini, “Scrivere con iPad”, APTO 2013. Viene 2,99 e sono 175 pagine, per adesso l'edizione multi-touch con abbondanza di schermate e gallery è solo per iBooks per iPad (su iOS 6 e successivi e su OS X Mavericks); più avanti c'è anche per Kindle. L'iPhone lo recupereremo con la versione per Kindle, spero, quella per iBookstore non è compatibile.

Nel dettaglio:

La rivoluzione avviata da Steve Jobs nel 2010 con il primo di una nuova categoria di apparecchi post-PC non si è ancora fermata. L’iPad si sta rivelando ogni giorno sempre più utile, non solo per consumare contenuti, ma anche per produrli. In questo libro per la prima volta vengono analizzate decine di app e di accessori studiati appositamente per l’iPad e si mette finalmente un punto fermo: quali sono le applicazioni perfette per scrivere con il tablet di Apple? Quali gli accessori? E quali software permettono di esportare sul Mac o sul PC il frutto del lavoro in mobilità? Come cambia il modo di lavorare ai testi grazie all’iPad?


Lo scrivere è forse l’attività più difficile per l’iPad: mette a dura prova la capacità di utilizzare la tastiera virtuale, la limitatezza dello spazio, lo schermo, il tipo di rapporto con i documenti elettronici. Però scrivere svela anche il rapporto più diretto, essenziale, privo di mediazioni, tra chi vuole comunicare e il tablet di Apple. E fa scoprire una cosa importante: “scrittura” non è una parola che si usa al singolare. Esistono invece tante scritture diverse: quelle dei giornalisti, dei romanzieri, dei poeti, degli studenti, dei disoccupati, delle casalinghe, dei medici, degli avvocati e tantissime altre. Ci sono mille modi diversi con i quali si può praticare l’arte della scrittura. E per ciascuno di essi c’è un’app, o quasi. In questo libro si scopre quali sono le app, come si usano e quali vantaggi (o svantaggi) hanno.

3 commenti:

cyberia ha detto...

Sull'iBook Store non lo trovo, anche usando il tuo link.

Antonio ha detto...

Dipende da che apparecchio lo vedi: OS X Mavericks o iPad, invece da iPhone e iPod (ancora) non si vede perché non c'è la versione adatta, né per Kindle (ma seguiranno). Il link che c'è in questo post a me sul Mac funziona perfettamente...

Maurizio, mi fai sapere quando hai riprovato?

cyberia ha detto...

Avevo utilizzato iPad 7.0.4.
Adesso si vede.