10.7.03

In tram con le scarpe nuove

A MILANO FA veramente caldo, per� non c'� niente come andare a giro con le mie scarpe nuove. Lo sottolineo perch� non sono molto portato per gli acquisti (cerco di farmi durare la roba, come diceva sempre la mia nonna), e adesso sono contento. Scarpe scamosciate beige con suola di gomma bianca, modello un po' da barca, suole comodissime: mi sento moderatamente figo. Tanto che ho deciso di portare a giro le mie scarpe per fargli vedere Milano, partendo da un tragitto in tram.

Ah, una cosa: l'unico punto di perplessit� � la marca: le scarpe le ho comprate perch� mi piacevano e costavano relativamente poco. Ma la marca, Geox, un po' mi stava spaventando. La promessa del brand Geox, come dicono gli esperti di marketing, � che le loro scarpe sono forate sotto e quindi non ti fanno puzzare le fettone. Niente da dire, anzi � sicuramente una comodit� non di poco conto. Per� comprare un paio di scarpe che poi il tuo interlocutore vede e pensa "questo si compra le scarpe per far puzzare meno i piedi" non � la migliore premessa del mondo...

Sul tram, alle dieci di mattina, investiti dalle razzate di caldo, eravamo in pochi. Un paio di ospiti in Italia provenienti da paesi al di fuori della comunit� europea, una signora che ha subito iniziato a duettare con l'autista siciliano, giovine e loquace, altri dietro che si facevano i fatti loro. Il titolare di questo Posto ha buona vista e, tra un ameno riferimento alla difficile viabilit� milanese lanciato dall'autista e l'altro, ha colto l'indirizzo scritto a penna con grafia un po' infantile sulla lettera da imbucare in mano a uno dei due ospiti di apparente etnia egiziana: "XXX, Colonia Penale YYY Sardegna". A seguire, numeri di codice (il numero di cella? il progressivo stampigliato sul braccio dei carcerati? un richiamo alla Torah?).

Alla fermata di Loreto (il tram gira, non � proprio in piazza), a momenti un signore si ammazzava salendo. Scusa ufficiale: hanno fatto il secondo gradino troppo basso. Indossava un paio di scarpe da ginnastica basse, tipiche delle persone anziane che hanno problemi a deambulare. La moglie ha sparato un paio di rimbrotti ("Sei te che sei vecchio") e sostanzialmente ha aperto uno spaccatto sul loro privato che molti avrebbero voluto ignorare, compreso io e le mie scarpe.

Poi, in metropolitana, il clima da gita fuori porta del tram � scomparso e ci siamo tutti trasformati in perfetti sconosciuti. Ma il tram, si sa, � un posto migliore.

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