17.10.04

Ahi ahi ahi, AZ Fly... Questa sì che è una cavolata... lo vogliamo registrare il dominio Internet? Magari...

DUNQUE, VEDIAMO IN quale nuovo casino si sta cacciando Alitalia. Alcune settimane fa, nel pieno del momento di contrattazione-ristrutturazione, Cimoli (il neo-ad della società) annuncia il piano di massima: dividere in due Alitalia, concentrandosi sulla parte volo (magari low cost) col nome di Az Fly e scaricare i debiti su Az service o come diavolo la vuol chiamare con tutte le funzioni di logistica e quant'altro. Piano simile a quello effettuato per Trenitalia (ex Ferrovie dello Stato, adesso divisa in varie divisioni operative: passeggeri, trenitalia, cargo, infrastruttura...).

Ok, il piano appare chiaro e credibile dal punto di vista della volontà di portarlo a termine. Sarebbe un seguito al metodo Cimoli per ristrutturare un'azienda. Sindacati e Governo ci stanno, mancano un paio di dettagli (ad esempio il piano nei suoi singoli elementi, il via libera dell'Ue, bazzecole insomma) ma in sostanza la strategia la diamo per acquisita.

Anche il nome è credibile. Non pare opportuno ricominciare tutto con "Alitalia", e il nome nuovo - anche se io proporrei un ben più simpatico AirItalia - ha in effetti un suo senso. AZ è l'indicativo internazionale per Alitalia, Fly lo capiscono tutti (e molte compagnie aeree lo usano nel loro indirizzo) quindi AZ Fly in realtà elementi di continuità e contatto con il presente ce li ha. Ma c'è un problema...

Se la vogliamo chiamare AzFly, quale che sia la grafia, dovremmo però pensare a registrare il sito. Non è una cavolata, perché uno dei modi (su cui anche Alitalia spinge parecchio) è quello del biglietto elettronico che si fa partendo proprio dal sito Internet. Inoltre, tutti il ce l'hanno nel settore aereo, 'sto benedetto sito, usandolo alla grande: metà del fatturato di Ryanair arriva proprio da lì...

E il nome deve essere ben chiaro, mica può essere una roba appiccicottata. E' una questione di immagine certo, ma è anche una necessità di business, non solo un discorso di vetrina... Vediamo come stanno messi allora www.az-fly.it, www.az-fly.com, www.azfly.it, www.azfly.com (per tacere delle altre possibili combinazioni tipo www.az.fly.it).

www.azfly.it è già occupato. Secondo il database pubblico dell'autorità di registrazione dei siti Internet, il signor Armando Crispino e il signor Stefano Cecconi, uno di Siracusa e l'altro di Arezzo, sono titolari del dominio a partire dal 13 aprile del 2004. Il sito, senza poter sapere cosa c'è dentro, è occupato dalla semplice scritta AZFLY.IT. Cecconi, con la Technorail s.r.l. è in realtà Aruba.it, uno dei maggior fornitori di registrazioni e spazio per i siti web, quindi lo eliminiamo. Rimane il Crispino...

www.azfly.com è già occupato. Pagina in costruzione, caratteri in cinese. Pare apparetenga a una società cinese che si occupa di registrazione di nomi di dominio. Compaiono vari indirizzi possibili: DoRegi.com, hanghang.com e via dicendo. A occhio e croce, anche qui sarà un bagno di sangue...

www.az-fly.it, anche se ha una grafia "scomoda" (il trattino non è semplicissimo da spiegare, ma è sempre meglio del punto o del trattino basso) funziona, perché la gente lo ricorda e non si confonde. Peccato, però, che appartenga al "Gruppo Meloni Costruzioni" (la pagina è vuota, c'è solo la scritta www.az-fly.it con l'aggiunta "under construction"). Il titolare questa volta è il signor Luigi Meloni (con due numeri di telefono, uno di Milano). Compare anche il signor Stefano Cecconi, sempre di Arezzo, sempre Technorail s.r.l., che abbiamo visto essere in realtà Aruba.it, quindi vedi come sopra.

www.az-fly.com fa comparire una pagina che appartiene a GoDaddy.com, sito (con svariate pubblicità) la cui missione è vendere domini. Infatti, specifica anche che www.az-fly.com coming soon!
This page is parked FREE at GoDaddy.com!
e il titolo della pagina (la scritta che appare nella finestra del browser) sottolinea il concetto dicendo Coming Soon!. Inoltre, verificando l'occupazione, l'Autorità internazionale per i domini (.com ricadono sotto la sua autorità) non solo ci dice che è già occupato, ma ci offre anche le alternative possibili. Nell'ordine: Az-fly.biz, .net, .org, .info, .us... Tutte abbastanza impraticabili per ovvi motivi. O almeno, seconde scelte rispetto al più naturale .it

Cari signori di Alitalia, se volete cambiare nome e iniziate con i giornali a comunicare quello nuovo (mica una stupidaggine, perché nel pieno del casino questa ipotesi di AzFly è entrata in testa a un sacco di gente, facendo già una parte del costoso lavoro di advertising che vi aspetta tra un po'), tra l'altro cambiamento di nome che sarebbe pure strategico ai fini del vostro business, magari prima verificate che il dominio non sia già occupato. Così, tanto per evitare poi un piccolo, tragico problema legale ed economico...

(Aggiungo, ma lo dico solo tra parentesi, AirItalia è libero sia .it che .com...)

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