12.11.04

Portmanteau

IO MI EMOZIONO come un bambino quando incontro una parola nuova che non conosco. Per questo amo, ad esempio, i post di Personalità Confusa (l'avete letto l'ultimo del Papa? Che meraviglia...) o gli articoli di Indro Montanelli: entrambi (certo, su scale un po' diverse, ma si fa per parlare, no?) conoscono l'arte di inserire improvvisamente nel discorso fino a quel momento semplice, piano e lineare un termine antico, particolare, appartenente al linguaggio alto, colto. Fateci caso. E' una forma retorica della quale, se non si abusa, sono del tutto schiavo.

Per questo passo le giornate, anziché lavorando (che per un giornalista per altro è un'attività inconsueta, come sosteneva il predetto Montanelli), vagando per Internet alla ricerca di parole che non conosco e della loro storia. Vi prego, adesso non pensate subito ad avverbi di 38 sillabe, a polinomi linguistici appartenenti ai più improbabili ma prevedibili gerghi. Invece, cerco le parole come Diogene cercava l'Uomo, con la lanterna e lentamente, senza fretta, mirando alla genuinità.

Oggi sono incappato in portmanteau. In francese non esiste, anche se i termini che lo compongono derivano da quella lingua. Vuol dire "portare" e "mantella, cappotto", che per traslato si trasforma in quello che è il suo più antico significato: un tipo di valigia, particolarmente grande, di cuoio, a due elementi tenuti insieme da una cerniera.

Però, indica anche - e qui c'è lo stupore del bambino - quelle parole che nascono dalla fusione di due (raramente tre o più) termini. Un esempio? Portmanteau, ovviamente, ma anche "emoticon", mix di emotion e icon, freeware, da free e software, Internet (inter e networks), pixel (picture ed element), smog (smoke e fog), cyborg (cybernetic e organism), brunch (breakfast e lunch).

Il secondo traslato, però, si fa ancora più interessante. E' vero che le parole portmanteau sono state forgiate con lena e con dovizia da Lewis Carroll (nei suoi libri ci ha quasi scritto una lingua nuova, a suon di neologismi, a tal punto che proprio a lui dobbiamo la felice invenzione di questo nome). Ma è vero anche che il termine diventa il modo per coniare differenti strategie e pratiche lavorative o d'uso. Portmanteau è un film con episodi diversi fusi in un'unica cornice. Oppure portamanteau è l'autore di un libro scritto a più mani, siano esse esplicite (Luther Blisset oggi WuMing) che implicite (crederete mica che John Grisham se li scriva tutti da solo, i suoi legal thriller, vero?).

E ancora, di cose su portamanteau ce ne sono tante da scoprire: ho appena tolto il tappo al porto di Genova, un po' ci vuole prima che l'acqua esca tutta. Per esempio, prima che emerga che in francese si dice (nell'accezione linguistica) "mot-valise", secondo il traduttore di Lewis Carroll, cioè "parola-valigia".

C'è tempo per scoprire di più o confutare quanto scoperto (un privilegio garantito quando la fonte di conoscenza è Internet). Peccato solo che in me alberghi, oltre all'entusiasmo del bambino, anche la memoria di un pesce rosso. Il grazioso animale che nel tempo di una rivoluzione all'interno della sua boccia si è già dimenticato da dove è partito. Adieu, portmanteau, allora. E' stato bello conoscerti, anche se per poco. Domani non ricorderò più di aver scritto questo post e non riuscirò ad avere una conversazione brillante e intelligente agli aperitivi con il bel mondo milanese. Maledetta dislessia...

Ps:
Scriveva Lewis Carroll in Through the Looking-Glass:

'That's enough to begin with', Humpty Dumpty interrupted: 'there are plenty of hard words there. "Brillig" means four o'clock in the afternoon—the time when you begin broiling things for dinner.'

'That'll do very well', said Alice: 'and "slithy"?'

'Well, "slithy" means "lithe and slimy". "Lithe" is the same as "active". You see it's like a portmanteau—there are two meanings packed up into one word.'

'I see it now', Alice remarked thoughtfully: 'and what are "roves"?'

'Well, "totwes" are something like badgers—they're something like lizards—and they're something like cork screws.'

'They must be very curious looking creatures.'

'They are that', said Humpty Dumpty; 'also they make their nests under sun-dials - also they live on cheese.'

'To pyre" is to go round and round like a gyroscope. To "gamble" is to make holes like a gimlet.'

'And "the wabe" is the grass-plot round a sun-dial, I suppose?' said Alice, surprised at her own ingenuity.

'Of course it is. It's called "wabe" you know, because it goes a long way before it, and a long way behind it—'

'And a long way beyond it on each side', Alice added.

'Exactly so. Well then, "mimsy" is "flimsy and miserable" (there's another portmanteau for you). And a "borogrove" is a thin shabby-looking bird with its feathers sticking out all round—something like a live mop.'

3 commenti:

vic ha detto...

Ti troverai ad ordinare un portmanteau con poco ghiaccio :-)

Anonimo ha detto...

^^ Beh, ke dire..... =) nn so ki tu sia, ma voglio ringraziarti x questa tua pagina d blog e per complimentarmi con te =)
grazie ankora, 6 riuscito a togliere i miei dubbi ^^
Shei

Antonio ha detto...

Prego, sconosciuta Shei. E' stato un piacere.
:-)