13.12.04

Il lampo e poi il botto

QUANDO APPLE HA lanciato l'iPod, nel 2001, in pochi ci hanno creduto. C'è anche chi è arrivato a scrivere che lo stesso Steve Jobs non credesse al successo che poi è esploso. Adesso, il piccolo lettore di musica digitale di Apple è diventato - per citare un'espressione trita - il Walkman della musica digitale.

In realtà in pochi ancora hanno capito quale sia il vero impatto dell'iPod, o del BlackBerry o di altre cose simili che sono diventate contemporaneamente status simbol, parole d'ordine, macchinette sempre più diffuse. Sono il frutto dell'integrazione, la nuova parola che sta dando significati ulteriori all'asciutto termine "convergenza" del quale si è qui già parlato in precedenza.

Ma c'è una cosa che mi ha colpito: adesso che tutti lodano l'iPod, vedono in esso il simbolo di un grande cambiamento: Apple che si trasforma da azienda che produce computer (e sistemi operativi ed applicazioni) in qualcosa d'altro. Insomma, il simbolo dei produttori di computer che adesso producono elettronica di consumo. Che folli!

Si scrive, qua e là, che Apple vende iPod mentre non conquista quote di mercato con i Mac. Proprio come si diceva dell'iPod: bello ma tra poco se lo mangeranno vivi i vari WindowsMedia-compatibili oppure la stessa Sony. Se anche succederà, domani o dopodomani, sarà tutta un'altra storia, perché intanto Apple sta già prosperando. E non solo.

Infatti, quello che si comincia timidamente a intravedere sotto la superficie è una spettacolare conversione in massa ai computer di Apple. No? Sono pazzo? Accecato dalla mia ossessione? Non è immaginabile una Apple al 15% del mercato dei personal computer? Vedremo...

Ps:

A proposito, quest'uomo, della cui sapienza mi pregio di attingere purtroppo saltuariamente, mi indica come riferimento per il giornalismo della Mela. Non immagina quanto gli sia grato. A lui giro, pertanto, una domanda nelle sue corde: quand'è che questo film si vedrà dalle parti nostre?

2 commenti:

Antonio ha detto...

Non ti preoccupare, non avrei usato il blog ma la mail se volevo dire qualcosa in privato a ThePetunias.

RIsposte:

a) Per adesso la cosa pare non succedere, dal momento che iPod continua a crescere e non ha ancora saturato il mercato. La sua quota complessiva, contando sia i player dotati di hard disk che quelli basati su memoria flash, è di più del 70%, mentre quello del solo comparto hard disk è di più del 90%. Il mercato, inoltre, è ancora ben lontano dall'essere saturo. Cioè ancora un sacco di gente che potenzialmente potrebbe volere un player digitale non l'ha comprato.

b) Sono stati venduti circa sette milioni di iPod. la maggiornaza a utenti Pc e non Mac.

c) Deve possedere un computer ed essere in grado di compiere operazioni non banali (salvare la musica sul disco del computer, connettere il player e sincronizzare la musica contenuta nel computer sul player). Se l'interfaccia del player è particolarmente ostica, anche imparare a usarlo (tipo la programmazione dei videoregistatori, per intenderci). Inoltre, un ulteriore livello di difficoltà è dato dal tipo di licenza se l'utente acquista musica in formato digitale su Internet: alcuni formati di Drm o di codifica non sono compatibili con certi lettori, oppure limitate nel tempo, oppure limitate a un certo numero di apparecchi. Queste difficoltà sono relativamente minori con un player iPod e l'accoppiata iTunes come jukebox e come negozio di musica digitale, visto il modello di Drm considerato abbastanza chiaro e aperto. Diverso il discorso del formato digitale Aac, che è solo per iPod, mentre Wma di Microsoft non vi funziona. Una materia aperta al dibattito...

d) Sono gli opinion maker e i trend setter. Difficile contarli. Corrispondono ai giornali, televisioni, arredatori di set televisivi e cinematografici, gente "cool" in discoteca e luoghi pubblici. Se sei un "cool hunter" per l'iPod pare che se ne identifichino parecchi (se non sai cosa vuol dire, tanto vale non approfondire) rispetto alla media.

e) Gigante dai piedi d'argilla non mi pareva di averlo scritto. I dati del fatturato di Apple sono abbastanza chiari (e pubblici, dato che è una società quotata in Borsa), e cioè (relativamente al terzo trimestre fiscale 2004): "Il lettore di musica digitale ha venduto 2.016.000 unità in novanta giorni, il 500% i più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, ma anche il 136% in più rispetto al trimestre precedente. Come se questo non bastasse attualmente iPod è il prodotto di Apple che genera il maggior fatturato: 537 milioni di dollari, il 116% in più rispetto allo scorso trimestre, il 344% in più rispetto allo stesso periodo del 2004. iPod genera, solo per dare qualche cifra, un fatturato superiore a quello dei PowerBook, nonostante il costo per unità decisamente superiore ed è solo di poco inferiore a quello di tutta la gamma desktop (iMac, PowerMac, eMac) sommata insieme che produce 556 milioni di dollari di fatturato.
iPod sta generando anche un rilevante indotto rappresentato soprattutto da iTunes Music Store. La voce che include (oltre ad accessori iPod e servizi) le vendite di musica su Internet determina un fatturato di 98 milioni di dollari con una crescita del 34% rispetto al trimestre precedente e del 600% in più rispetto allo scorso anno.
IPod e gli altri prodotti musicali sommati insieme producono il 27% del fatturato complessivo di Apple, ovvero 635 milioni di dollari su un totale di 2,350 miliardi di dollari". ( http://www.macitynet.it/macity/aA19313/index.shtml )

f) La (pre)vedo qui: http://www.macitynet.it/macity/aA19724/index.shtml e poi guardando i dati di vendita complessivi dell'azienda. Comunque, la tua domanda "e" ed "f" sono correlate, tanto che la risposta viene un po' sparpagliata tra le due... La crescita di quota di mercato nel settore computer è tendenziale, poi si tratta di capire questa tendenza come evolve. Secondo me, parecchio. E non credo di essere l'unico a pensarlo, vista la crescita del titolo di Apple (APPL) in Borsa.

g) No, non sono Lucio Bragagnolo. E' un amico, ma non ci assomigliamo per niente...

L'ultima osservazione la condivido. Di per sé non c'è niente di male a non fare una distinzione netta dal punto di vista degli utenti. Ma per quanto riguarda l'industria, fare una distinzione tra chi produce lavatrici e automobili non è affatto male, se non altro per poter valutare l'andamento dei differenti settori in maniera serena. Comunque, quello della convergenza è un tema controverso e ancora poco definito, quindi chi sono io per poter dare giudizi definitivi?

saludos

Antonio ha detto...

Prego. Mi pare eccessivo considerarmi fonte. I numeri sono presi dagli articoli (alcuni scritti anche da me) di Macitynet.it. C'è il link a destra in questa pagina tra i miei siti preferiti. Se vuoi, prendili (e cita la fonte) da lì.