3.12.04

La mia routine (e voi come fate?)

LA MATTINA, QUANDO mi sveglio, se ho tempo attacco un attimo il portatile alla rete senza fili di casa. Si usa il telefono (quindi connessione senza fili ma a banda stretta usando Telecom) e vale per dare quell'occhiatina rapida alla posta. Soprattutto se devo partire, per i viaggi di lavoro.

Mettiamo però una giornata di lavoro: esco alle otto e qualcosa, prendo due autobus e arrivo al Dipartimento di Informatica della Statale, dove da alcuni mesi mi annido. Attacco il portatile all'Ethernet della rete locale e lo "risveglio" dal sonno digitale - è una cosa di pochi secondi. Faccio partire un paio di programmi (Azureus e il client di posta), dopodiché bar e seconda colazione.

Venti minuti, un caffé, una brioche al cioccolato e un bicchier d'acqua gassata a temperatura ambiente dopo, sono davanti allo schermo da quindici pollici 16:10. Parte NetNewsWire, l'aggregatore di feed Rss. Tradotto per i non tecnologici: anziché aprire trenta pagine web diverse, ci pensa lui a controllare se le hanno aggiornate ed eventualmente fornisce titolo e sommario dell'aggiornamento. Non mi piace tenerlo in automatico, sarò io nell'arco della giornata a cliccarne il refresh cinque o sei volte l'ora. Il client di posta elettronica invece è tarato per controllarla su tutti gli account (più delle dita di una mano) una volta al minuto. Sistematicamente. Altro giro su un paio di siti web, un saltino sui risultati del blog, news da preparare per Macity, alcuni siti di informazione molto settoriale o molto generale da consultare, prima ondata di mail in arrivo. Cerco sempre di guardare le mail dopo aver guardato il primo giro di NetNewsWire.

Passeranno un'oretta o due prima di emergere da questa routine? Una pausa caffé o due dopo, verso le 13.30, si mangia il consueto panino. Il portatile rimane attaccato all'Ethernet, fondamentalmente per lasciare Azureus a lavorare. Alle sei e mezza sette, dopo n mail e una serie notevole di feed Rss di cui mi sono nutrito, salto sui due autobus e torno a casa.

Da lì, cena prima o cena dopo, un altro paio di connessioni ci stanno tutte, senza fili e via modem. Solo pagine web e posta, un po' di scrittura (c'è sempre qualcosa), tanti altri feed Rss e navigazioni varie. Il mio portale web, posso confessarlo serenamente, adesso è diventato Wikipedia. L'unica fonte di info italiane è Repubblica.it (giusto perché ha il feed Rss, ma fa abbastanza schifuccio)., il resto è oscillante tra Wired e SlashDot, siti di Mac e siti di tecnologia o blog (prevalentemente italiani). Difficilmente devo gestire più di cinquanta notizie nuove alla volta.

Altri canali? Tv (soprattutto telegiornali o approfondimenti stile Ottoemezzo), il giornale non semprissimo, ma quando capita almeno cinque o sei - dipende dal momento economico dato che sono "self employed", altrimenti ai bei tempi mi smazzavo la mia bella rassegna stampa su sei italiani e tre stranieri. Con la rete non ne sento la mancanza per le notizie, tantissimo per l'orientamento (commento e soprattutto gerarchia).

Il telefonino quattro volte al giorno mi regala quelle perle di involontaria autoironia che sono i TimSpot con le notizie Ansa. Vecchio affetto (ho lavorato per l'agenzia romana) e una briciola di utilità.

Altro? Libri (saggistica, romanzi) cinema. Ma Azureus supplisce in buona parte a questi bisogno. Pochissima radio, purtroppo, ma l'iPod non ce l'ha e io quello uso, mica la radiolina a transistor.

Ecco, questo è quello che faccio io. E voi?

Nessun commento: