20.1.05

Il fantastico mondo delle leggende metropolitane

QUALCHE GIORNO ADDIETRO ci era cascata Repubblica. Anche le agenzie internazionali, come ad esempio l'Associated Press. Ma insomma, voi a radiografie come queste, che raccontano storie di incidenti con i chiodi (sempre i chiodi, mai le viti) ci credete veramente? Ma sul serio? E a quella del cane di casa e del coniglio dei vicini?


4 commenti:

Antonio ha detto...

Allora: da ragazzino (tredici, massimo quattordici anni) mi è successa una cosa incredibile. Avevo una cagnetta, una bastardina che avevo trovato in campagna d'estate. Era piccola e ridotta male per la fame. L'avevo curata, si era ripresa e quando siamo tornati a Firenze era una gioia poterci giocare.

A casa avevamo il giardino, perché stavamo in una villetta terra-tetto all'interno di un lotto con altre due villette e il verde in comune, un po' in periferia sulle colline intorno alla mia città. Gran casa, tra l'altro. Ebbene, un pomeriggio che i miei non c'erano io dovevo uscire e volevo portarmi la cagnetta a giro, ma in casa non la trovavo. Chiamala chiamala, mi arriva tutta trafelata con una roba bianca in bocca.

Era il coniglio dei vicini, quello che tenevano nella gabbietta nel loro box auto (che non ha la porta ed è sempre aperto), a cui la loro bambina - di qualche anno più piccola di me, una rompiscatole tremenda - era affezionatissima. Il coniglietto era ovviamente morto, tutto sporco, disarticolato. Uno schifo.

Io me la faccio addosso. Già i vicini avevano protestato il primo giorno che eravamo venuti con la cagnetta, poi eravamo in affitto, la padrona abitava nella terza villetta e non voleva neanche lei il cane, insomma se si scopriva che il terzo giorno che eravamo lì aveva fatto fuori il coniglio dei vicini col cavolo che me la facevano tenere. Cosa fare?

Prendo il coniglio, lo porto in bagno e cercando di contenere lo schifo lo lavo via dalla terra che aveva accumulato cercando di scappare dalla mia cagnetta, lo rimetto in qualche maniera insieme e decido di "rimetterlo a posto" nella gabbietta, sperando sembrasse una morte per cause naturali.

Mi introduco nel loro box, piazzo il coniglio nella gabbia, la richiudo e torno a casa. Mi tengo il cane ben stretto e col piffero che quella sera o la mattina dopo lo faccio uscire. A cena del giorno dopo i miei a pranzo chiacchierano del più e del meno. A un certo punto mia madre tira fuori la storia che temevo: "Ma lo sapete che cos'è successo al coniglio dei vicini? Una cosa orribile, da non credere, la loro bambina è disperata... e anche noi dobbiamo fare qualcosa perché così è rischioso!"

Io deglutisco e cerco di giocarmela con indifferenza. Se i miei avessero sgamato che era stata la cagnetta per noi sarebbe stata la fine: me l'avrebbero tolta di sicuro e arrivederci bastardina... Dico con la voce più casuale che posso: "Cos'è successo? E' morto il coniglio?"

Mia madre mi guarda, perplessa: "Ma no, era morto tre giorni fa e lo avevano seppellito in giardino, nella loro parte. E' che qualche buontempone l'ha dissotterrato e glielo ha rimesso nella gabbietta. Ma ti rendi conto? La bambina, povera cara, è ancora sotto choc..."

Figuratevi io... Comunque, la morale di questa leggenda metropolitana è solitamente la seguente: mai fidarsi delle apparenze e non è detto che la spiegazione più semplice sia anche quella vera.

Luca Conti - Pandemia ha detto...

Caro Antonio,

personalmente diffido di queste "radiografie" ma il pezzo che citi dell'AP non mi sembra sia stato smentito o rettificato. Sbaglio? Quindi perche' diffidare in questo caso?

Luca - Pandemia

Antonio ha detto...

Ma l'hai vista la foto? Insomma, io di cose così diffido anche se me la fanno vedere dal vivo, la carneficina di chiodi nel cranio del tizio. Ragazzi, un po' di senso critico, santo cielo! Altrimenti ci beviamo tutto quel che dicono la televisione, i giornali e le agenzie su Internet... :-)

Luca Conti - Pandemia ha detto...

Antonio,

la foto che c'e' su MSNBC e' assurda e concordo. L'altra foto che ho visto altrove aveva un solo chiodo ed era piu' verosimile. Dubitare sempre, ma non dubitare per principio...altrimenti poi c'è la tesi del complotto permanente. Matrix è solo un film, per fortuna :)

Luca