12.4.05

Questioni di biografia

OGGI PARLAVO CON una persona del mio lavoro. Tu che fai? è una domanda alla quale mi sono allenato per anni a rispondere, senza troppo successo. Faccio il giornalista non è mai stata giudicata un'opzione soddisfacente, non foss'altro per il fatto che evoca subito dopo la inevitabile e di che cosa ti occupi, in particolare? Oltretutto le insicurezze dettate dalla precarietà (professionale e non solo) portano a sovraccaricare la propria biografia: il faccio il giornalista diventa, insieme al lavoro per l'università (Cattolica e Statale di Milano) una giaculatoria di fantastiche e progressive esperienze. Insomma, mi trsformo in un esperto, ma di quelli con un sacco di esperienza, che sono stra-competenti, che hanno studiato, che il problema (qualunque esso sia) l'hanno sviscerato a fondo.

L'output di questi dialoghi di solito è binario: o la persona è visibilmente insoddisfatta e anche un po' annoiata, oppure si stupisce della gran mole di lavoro e chiede con gli occhi un po' sgranati: ma come fai a fare tutte queste cose? La mamma mi ha insegnato a riconoscere le domande a cui la gente non vuole che si risponda (io sarei già pronto con tutta una articolata spiegazione delle routine lavorative e personali sviluppate negli ultimi cinque anni) e quindi glisso.

Il problema, che la letteratura contemporanea non ha mai affrontato a mio avviso in maniera soddisfacente, è l'approfondimento psicologico del personaggio che glissa. Di solito quando qualcuno glissa, avendo compiuto un'azione che - se pur negazione del fare - ha un forte valore dichiarativo, si sposta l'attenzione sull'interlocutore. Il problema è che si glissa per mille motivi: imbarazzo, tristezza, autocommiserazione, gioia, pruderie, eccitazione, languore, distrazione. Io glisso per trauma interiore, incapacità di essere.

Quindi, da adesso, quando mi si chiederà Tu che fai? risponderò che faccio il giornalista. E quando arriverà l'immancabile e di che cosa ti occupi, in particolare? risponderò che mi occupo di scrivere notizie. E se poi si dovesse aggiungere un piccato quali notizie? glisserò dicendo quelle attuali.

Cosa che, tra l'altro, in un Paese di esperti specializzati su qualunque argomento, dovrebbe essere anche una cosa innovativa...

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