29.6.05

Post - Moderno

GOOGLE HA LANCIATO Google Earth, l'applicazione (per adesso solo per Pc) che consente di visualizzare mappe tridimensionali del pianeta e navigarle. La caratteristica fondamentale, però, è che questo unisce anche la capacità di ricerca locale ("troviamo tutti i negozi di scarpe della periferia est di Milano) oppure le direzioni di guida.



La cosa che colpisce guardando l'interfaccia del programma, che si naviga come un videogioco e che consente di trovare le cose in maniera più intuitiva - per quanto possa essere naturale nell'esperienza empirica la prospettiva a volo d'uccello - è che rende presente il futuro.



Da quasi trent'anni si fantastica di interfacce immersive, di display che sovrappongono il virtuale all'esistente, che cosentono di annotare il mondo intorno a noi, ibridando l'uomo, la vista, la natura con la macchina e con i dati e le informazioni. Oggi quelle interfacce stanno arrivando, sono arrivate.



Il punto più interessante da scrutare, per chi abbia questo tipo di passione ovviamente, è il momento di frattura. Quello in cui il futuro diventa passato. Perché assume forme differenti da quelle codificate dall'immaginario (le dimensioni sociali che spingono alla creazione dei nuovi modelli e paradigmi di comportamento e di interazione sono sottoposti a molti più influssi rispetto a quelli che i futurologi o gli scienziati possano prevedere in sede di progetto) e soprattutto perché del futuro resta traccia davanti a noi.

Il senso della modernità rimane infatti confisso all'interno del nostro immaginario, proprio là, davanti a noi, e per questo motivo non ci accorgiamo di quanto passa dietro, di quel che diventa storia. In pratica, ci illudiamo di avere un futuro che abbiamo in realtà già vissuto. Google docet molto più di George Orwell.

(L'argomento non poteva essere migliore: ho iniziato da questo post a usare la funzione di pubblicazione diretta delle immagini: Google - che è proprietaria di Blogger - consente di caricare online un quantitativo "senza limiti" di immagini...)

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