30.7.05

Mediazioni

LEGGO SU LIBERO blog, che paga qualche stagista per cercare e pubblicare i "migliori" o i "più interessanti" post della blogsfera italiana, la storia di Natalie, escort newyorkese, arrivata sulla ribalta italiana con un servizio di Panorama in edicola credo questa settimana. Il blog in questione non l'avrei penso mai trovato, (SoftBlog si propone di pubblicare "tutti i giorni notizie fresche sul mondo del soft porno"), ma il servizio è di per sé interessante.

Lode e gloria all'attività di selezione di Libero, dunque, che dà una mano a noi comuni mortali fornendoci una selezione con "il meglio di", cioè le cose più interessanti che arrivano da fonti disparate. Esattamente come avviene con i giornali e le televisioni: sono mediazioni. Solo che giornali e televisioni sono diventati troppi, e "mediano" con troppa abbondanza: avete mai provato a leggere il Corriere della Sera dall'inizio alla fine, tutti i giorni, magari insieme ad altri cinque giornali? E' un lavoro... Bravo Libero, dunque.

Poi, aggiungo un'altra coloritura da "ombelico del mondo" (che è quel che uso - il mio ombelico - per misurare il resto dell'universo), ovvero: una volta fatta la selezione, le persone comunque ci trovano significati altri rispetto a quelli suggeriti da chi opera la mediazione. A me, per esempio, ha colpito l'ultimo paragrafo, cioé quanto segue:

Leggete tutta la storia con le immagini su New York Metro, che Panorama ha riassunto alla meno peggio per il numero uscito ieri.

Quel che ci ho trovato io, in questo articolo di SoftBlog, è che basta sapere un po' d'inglese e ti puoi evitare di leggere la metà dei giornali italiani... Cioè che il giornalismo italiano non si preoccupa più di "trovare" ma semplicemente di "tradurre". In un pezzo sulla più popolare escort di New York è una bella morale...

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