10.10.06

Get a Mac


SONO USCITI TRE spot nuovi di Apple. Sono della serie Get a Mac. Sono fantastici! A differenza di altre campagne, giocate sull'impatto di un singolo commercial fortemente evocativo, questa è un'intera campagna declinata attorno a un'idea semplice: il confronto tra Mac e Pc impersonati da una coppia di attori che ricordano vagamente i rispettivi uomini-simbolo delle due aziende, Bill Gates e Steve Jobs.

L'idea forse ha un fondamento nei risultati della precedente campagna Switch: là erano persone comuni ad essere intervistate e spiegavano come mai erano passate al Mac. Campagna giudicata da molti "debole", anche se Apple l'ha ritenuta a lungo molto efficiente dal punto di vista della struttura realizzata poi dal marketing (gli spot forse non erano così "sexy", ma il sito predisposto per aiutare gli "switcher" a farsi un'idea di come funzionasse l'entrata nel mondo Mac pare abbiano aiutato parecchi neofiti), in realtà si è evoluta quasi autonomamente grazie alla rete e a un'idea laterale. L'idea è di Will Ferrel, il comico che aveva creato alcuni "falsi" spot Switch per le campagne di due Natali, interpretando Santa Claus, poi un attore porno e via dicendo. Insomma, aveva aperto la via all'ironia volontaria ed era stato utilizzato anche da Steve Jobs in uno o due keynote. Lo spirito "serio", o meglio quasi istituzionale della campagna Switch era dovuto in parte anche al fatto che in parallelo correva quella straordinariamente simbolica e allusiva dedicata agli iPod, con le silohuette dei ballerini portate al nero, circondate da luci ed effetti oltre alle immancabili cuffiette e forme bianche dell'iPod stesso.

Ma è stata Ellen Feiss ad aprire la strada sicuramente al pensiero che una campagna basata sull'umorismo potesse avere con sé il germe di un successo superiore a quella precedente. In pratica, Feiss era la ragazzina i cui compiti erano stati "mangiati dal Pc" anziché dal cane istituzionale, e il gergo adolescenziale nonché l'aria un po' sconvolta (con le successive valutazioni se fosse sotto gli effetti di Cannabis oppure di un antistaminico per le allergie, come ha successivamente affermato), è stata il punto di partenza del successo virale in rete. Adeguata ai tempi più che non le campagne mistico-emotive come 1984 e Think Different, deve aver aperto la mente dei creativi portandoli a ragionare su di un piano diverso: gag di trenta secondi, costruite intorno all'antica coppia della commedia, con il doppio sotto-testo implicito (i due che somigliano ai fondatori) ed esplicito (i giochi su temi e problemi del mondo "nerd" dell'informatica eletti a motore della storia dei singoli spot). I due attori scelti sono diventati più noti per queste pubblicità che non per il loro precedente lavoro, guadagnandosi interviste sui giornali e facendo crescere i siti dedicati oltre che le rispettive voci su Wikipedia.

Coraggiosi, divertenti, iconoclasti: a me questi spot di Get a Mac piacciono parecchio. Li trovo divertenti e quando ho scoperto che alcuni erano stati metabolizzati dalla rete, tramite i soliti YouTube, ho anche capito che forse ce l'avevano fatta. L'agenzia creativa dietro ad Apple ha scritto una nuova pagina nella storia della pubblicità.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Io li adoro! Alla fine dello spot "Better results" appare questa immagine.
http://images.apple.com/getamac/images/movies_qtplayer20050429.jpg
Ma non e' la "tua" Firenze?