11.5.09

Nel momento del riflusso

SECONDO ITALO CALVINO, è stato il membro più importante e prolifico dell'officina di letteratura potenziale, cioè Oulipo. Georges Perec, che segue e ammira Raymond Queneau, è personaggio difficile da decodificare: alla patafisica aggiunge un bisogno fortissimo di limitazioni formali al suo scrivere. Maestro di palindromi, anagrammi e lipogrammi, è conosciuto soprattutto per La vita, istruzioni per l'uso.

In questo momento, però, c'è un suo altro testo, più snello, che mi torna in mente. S'intitola Un uomo che dorme, (Un Homme qui dort, del 1967) ed è il suo terzo romanzo: è la storia di uno studente che la mattina dell'esame, invece di alzarsi, lascia suonare la sveglia e richiude gli occhi.

In questo momento di riflusso pubblico e privato, di fuga dal mondo di quegli ultimi che il mondo come sta prendendo forma proprio non lo sopportano, è un libro rapido da leggere. Lo studente che vaga per Parigi senza aprire bocca, senza desiderare più niente, tra la folla dei Grands Boulevards, per i caffè, le panchine dei giardinetti, i lungosenna, i musei, i monumenti, siamo noi; perlomeno, alcuni di noi. Sonnambuli in casa nostra. Quodlibet lo ha appena ripubblicato: suggerisco una rapida lettura, tralasciando Internet e tivù.

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