18.7.09

Brasiu

TRA POCHE ORE ho l'aereo per tornare in Italia: sono da una settimana a São Paulo, la megalopoli brasiliana. In questo momento siamo in 22 milioni a bazzicare da queste parti, la maggior parte di noi in macchina e sempre in coda, oltretutto. Per arrivare qui ho volato con la TAM Linhas Aéreas, su un "comodo" Airbus A340, che mi attende anche per il ritorno dal Guarulhos International Airport (Gru) a Malpensa (Mxp).



Qui è l'acme dell'inverno, ma ci sono 25 gradi: temperatura ideale che fa però temere un'estate da ustione. La città, quando si arriva con l'aeroplano, fa venire il giramento di testa da quanto è grande. Quando poi sei dentro, imballato in coda lungo uno dei due fiumi che ricordano canaloni di scarico (e sono canaloni di scarico) lungo i quali si è sviluppata una serie di "arterie di scorrimento" a sei corsie, circondato da milioni di esseri umani parimenti in coda, il giramento di testa diventa più intenso. Dev'essere lo smog. Per la prima volta, Los Angeles mi sembra un posto pulito e amichevole.

Ero preoccupato ma mi dicono che il tasso di criminalità è sta calando in maniera sensibile. Forse hanno letto il libro di Malcom Gladwell con l'aneddoto sul vandalismo in metropolitana a New York, oppure le considerazioni di Steven Levitt e di Stephen Dubner in Freakonomics su aborto e criminalità. E potrebbero aver risolto il problema sciogliendo tonnellate di anticoncezionali nell'acqua del rubinetto e nei fiumi, visto il colore. Chi può dirlo.

São Paulo è, in effetti, una città come nessun'altra. Non foss'altro perché è la più grande città italiana fuori dall'Italia. E la più grande città spagnola fuori dalla Spagna. E la più grande città giapponese fuori dal Giappone. Per tacere del resto...



Se un giorno mi metto a vendere elicotteri, vengo qui ad aprire il negozio: non fanno che passare da tutte le parti. Ah, una curiosità: Ronaldo si è comprato un appartamento da 8 milioni di reais (una cosuccia da 3mila metri quadri) con vista direttamente sullo stadio. Secondo me così la domenica a casa capiscono subito come butta e gli preparano da mangiare di conseguenza.

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