28.9.09

Il vantaggio evolutivo di credere in Dio

LA NOSTRA EPOCA è singolare e, nel rispetto di molte delle costanti della storia, sta introducendo alcune singolari particolarità. Una è la velocità del cambiamento: le cose negli 8mila anni di storia che ci precede hanno sempre muta, ma questa volta andiamo a una velocità tale che il cambiamento potrebbe non essere scontato (è finito il mondo fatto di isole e di cicli chiusi di Braudel, e non necessariamente al prossimo ciclo dovremo ricominciare tutto da capo: individuo, generazione ed epoca adesso stanno per coincidere).

Soprattutto, stiamo avanzando ipotesi in una prospettiva originale. Come sul tema di Dio, che non è proprio la cosa più banale da fare, visto che è dall'alba della storia che ci sono tizi anche alquanto svegli che provano a dire qualcosa di nuovo e intelligente. E il contributo non è la menata scientistica della particella di Dio, perché qualsiasi illuminista o scienziato di corte babilonese potrebbe tranquillamente mettere seduto chi si alzasse sostenendo che gli svizzeri con un acceleratore lineare di particelle (o qualsiasi altro bambatrone del caso) facciano qualcosa di più di chi li ha proceduti.

No, l'ipotesi furba e strisciante è quella che parla dell'evoluzione (o del disegno intelligente) e del fatto che la religione e lo spirito religioso non siano altro che un frutto di tale processo di adattamento. Insomma, è l'ipotesi in base alla quale chi aveva il gene della religione sopravviveva più facilmente degli altri, nella preistoria dell'umanità. Ipotesi intrigante.

Money Quote: If religion is just an activation of certain parts of the brain, does that mean God or any higher power is just in our heads? That's not necessarily what scientists are trying to prove or disprove. After all, if we are wired to believe in God, then it's not a far leap to believe that God is the one who wired humans that way. But if we have this structure, is there any way to tinker with it so that we can have mystical experiences all the time? And is there any benefit to this brain structure in the first place?

1 commento:

esistenza dio ha detto...

Secondo i miei studi se nell'umanità si è sempre diffusa la credenza in Dio, dipende da un comportamento istintivo che porta gli individui ad aggrapparsi a qualcosa di trascendente di fronte a circostanze in cui si sentano impotenti.

Questo non significa però che Dio non esista perché ci si potrebbe affermare che sia stato Dio stesso a crearci con questo comportamento istintivo, per fare in modo che potessimo concepire l'unica verità del creato, ovvero la sua esistenza.

Per approfondire maggiormente questi temi, io consiglio la lettura del seguente sito:

http://www.esistenza-dio.com