19.9.09

Valerio Evangelisti

L'EGO DELLO SCRITTORE e la sua capacità di analisi sono in conflitto frontale. Il secondo individua i problemi, il primo gli impedisce di rendersi conto che non è decisamente l'unico, né il primo, né il più dotato a scriverne.

È andata a finire che la penna scivola sull'olio e scopre l'acqua calda.

Ps: non avevo notato che l'allievo, Giuseppe Genna, che ha ripubblicato il pensiero del maestro, sente il bisogno di interpretarlo. E ci mette tanto bla bla bla del suo. In questo caso, non è né ego né capacità di analisi, ma solo furbizia.

Money Quote: Il 17 febbraio 1982, nel corso di una lezione dedicata all’Ermeneutica del soggetto, il filosofo Michel Foucault, comunemente inteso quale antimetafisico per anonomasia, pronuncia le parole di una svolta che, a tutt’oggi, fa discutere gli specialisti.

Il problema? La pochezza della riflessione, nata, cresciuta e coltivata nella mente solitaria e nelle povere letture dei soggetti in questione. C'erano una volta dei professori dei Licei che studiavano e insegnavano storia dell'arte o greco con una intensità e preparazione che rimarranno sconosciute ai due. Senza bisogno di una carriera accademica tangente o di un mantello da intellettuale olistico.

(Vi prego, tenete a mente che non ho alcun problema con i romanzi di Evangelisti - divertenti - o la sua appartenenza alla New Italian Epic. Il problema sono i cinque volumi di saggi storici provenienti dalle nebbie degli anni Ottanta. Bah.)

1 commento:

luca ha detto...

Sarebbe così, se molti autori italiani si dedicassero davvero alla fantascienza "sociale" alla Dick. L'ultimo tentativo che ho visto è Anteprima nazionale, non ricordo altri precedenti significativi negli ultimi anni. Non è una novità quello che dice Evangelisti, la differenza è dirlo ora, in questa esatta fase storica. imho.