20.10.10

Facebook vs Twitter: gemelli diversi

QUANDO È ARRIVATO Twitter, per spiegare di cosa si trattasse si diceva che era come l'aggiornamento di stato di Facebook, ma senza tutto il resto di Facebook. Non è così semplice: in una neanche tanto ipotetica lotta per la supremazia in rete, Twitter e Facebook non potrebbero essere più differenti e autoescludenti. La loro supposta complementarietà (Twitter lo "strillo" dei contenuti pubblicati su Facebook, così come Tumblr è lo strillo di quelli dei blog convenzionali) è in realtà una contrapposizione abbastanza netta.

Andiamo per coppie. Su Facebook gli amici a cui siamo collegati sono tendenzialmente sfigati come noi, su Twitter si "seguono" personalità che sono praticamente delle fonti d'informazione.

Il flusso di Facebook non è continuo, perché tendenzialmente richiama all'interno della singola pagina della persona: vieni a vedere le mie foto, guarda cosa condivido, segui la mia conversazione. Il flusso di Twitter è fatto di monadi: ognuna richiama un atomo di contenuto, sia esso un link stringato, una foto aggregata, un retweet di qualcun altro.

Facebook coordina gruppi di persone, Twitter li informa, emettendo messaggi sporadici.

Infine, Facebook è costruito per "portare dentro" i contenuti e blindarli all'interno del giardino recintato di quel social network, mentre Twitter è costruito come punto di partenza per andare altrove.

Il flusso di Twitter è lo scheletro di un corpo sempre diverso, il flusso di Facebook è un gorgo che finisce nei meandri di un mondo chiuso.

A me piace Twitter: si capisce?

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