30.11.10

"Quando avremo attraversato la crisi sociale e civile che dovrà per forza esserci e che sarà dura e forse drammatica""

FRANCO CARDINI SULLA riforma dell'Università. E, implicitamente, la destra finiana sul portato culturale dell'attuale Governo e in particolare del "berlusconismo" (ma non solo).

Money Quote: Il problema resta in ultima analisi quello delle risorse umane. Per riformare sul serio l’Università occorrerebbero serietà, rispetto del sapere, onestà intellettuale e senso dello stato: valori ormai quasi del tutto scomparse nella società dell’Avere e dell’Apparire al posto dell’Essere. La scuola e l’Università sono specchio della società che li esprime; la società italiana, oggi, merita del tutto quelle che ha. Per cambiarle, occorrerebbe una rivoluzione. Magari non politica e violenta (non vedo proprio chi potrebbe farla, oggi, nel nostro paese): ma intima, etica, profonda.

Tale rivoluzione, allo stato attuale delle cose è impossibile. Perché scoppi una rivoluzione, occorre che all’interno di una società vi sia un gruppo che ha un determinante peso sociale e non se ne vede riconosciuto il valore a livello istituzionale: così il Terzo Stato nella Francia del 1789 e l’esercito di popolo nella Rivoluzione d’Ottobre del 1917. Tale gruppo non esiste in Italia, dove tutti gli ambienti sono, sia pure a differente titolo, coinvolti nell’inefficienza e nel malcostume, responsabili dell’una e dell’altro, convinti che il permanervi sia vantaggioso.

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