24.3.11

L'illusione della Luna -- spiegata al Post

QUALCHE GIORNO FA Il Post si era interessato di cose astrali. In particolare, aveva affrontato il capitolo della Luna, che il 19 marzo era alla distanza minima degli ultimi 18 anni. Orbitava a 356.577 chilometri, a fronte di un'orbita media posta a 382.900. Al perigeo si accompagnava il plenilunio, rendendo così la visione del nostro satellite particolarmente "vivida". Grande. Enorme. Gigantesca.

Peccato che le cose non stiano esattamente così. Al 14% di maggior grandezza e 18% di maggior luminosità bisogna sommare (o sottrarre, a seconda del momento) anche un altro effetto. È la celeberrima "illusione della Luna", su cui si sono seriamente accapigliati scienziati appartenenti sia all'astronomia che alla biologia, alla medicina e alla fisica. Qui un buon punto di partenza.

Money Quote:

The scientific challenge has been to explain why those equal angular sizes look unequal. This article is long for three reasons. 1. It advances the relatively new idea (1965, 1970, 1985, 1986) that, for most people, the moon illusion begins as an angular size illusion which has several possible outcomes. 2. It reviews in detail the very few explanations of the illusion that vision scientists are paying the most attention to (and still researching). These theories are not simple. 3. It reviews in detail the latest theory (1985, 1986, 1989) that the moon illusion is an example of the less familiar, but ubiquitous, "size" illusion known as oculomotor micropsia/macropsia. Explanations for oculomotor micropsia then are reviewed. For the moment, it seems to be the most satisfactory explanation.

Perché tutto sommato parlare dell'apogeo e del perigeo della Luna visto dalla Terra senza metterci the Moon illusion è un po' come parlare di democrazia dimenticandosi di accennare all'opinione pubblica e alle elezioni.

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