3.1.13

Like a pro

OGNI TANTO CI inciampo. C'è qualche pubblicità in rete, nella parte inglese della rete, che propone di insegnarti (a pagamento) a fare qualcosa o di fornirti gli strumenti per fare qualcosa "like a pro", come un professionista. Che è diverso da dire "come un esperto". Invece, dà l'idea che anche se non sei un esperto, usi lo strumento o la tecnica del professionista, quindi va bene così. Ce la fai lo stesso benissimo

A pensarci trenta secondi sembra una coglionata pazzesca, di quelle in cui nessuno cade neanche per errore o se ce lo spingono a viva forza, eppure ha un appeal seduttivo pazzesco dal punto di vista comunicativo.

Pensate al lato paradossale, però: "pescare come un professionista", "prendere la pressione del sangue come un professionista", "correre la maratona come un professionista", "pilotare l'aereo come un professionista",  "suonare la chitarra come un professionista", "sparare sui terroristi come un professionista", "scrivere libri come un professionista".

"Like a pro" è una espressione priva di senso comune, serve a vendere specchietti alle allodole. Possibile che sia uno dei grandi fattori di seduzione comunicativa? Eppure, c'è chi si compra i marchi "like a pro": dai coltellini svizzeri agli abiti con tessuto tecnico, dai libri che ti insegnano a fare qualcosa ai corsi di preparazione estemporanea, fino a tutto quello che pone come obiettivo vivere la vita di un'altra persona, presunta esperta o professionista di un determinato settore o attività. Assurdo, no?

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