23.10.16

Parliamo di innovazione

L'INNOVAZIONE, CHE COSA misteriosa: ed è anche completamente diversa da quella che ci stiamo raccontando, soprattutto nel settore delle nuove tecnologie. Il genio solitario, il campione capace di rivoluzionare tutto con il solo sforzo del suo carattere fuori del comune è un mito, così come quello dell'inventore che dal suo garage o dal suo laboratorio crea la follia rivoluzionaria prossima ventura.

Sono da tre lustri circondato da innovatori e non ho capito fino in fondo come funziona questo meccanismo, perché ci sono tante strade e potenti narrazioni dominanti che piegano le menti a un mito collettivo utile per tanti versi. Diciamo meglio: una storiella sulle magnifiche e progressive sorti dell'innovazione che fa molto comodo a tutti eppure disegna qualcosa di molto lontano dalla realtà. Inoltre, non mi sono piaciuti i due libri che ho letto di Walter Isaacson ("Gli Innovatori" e "Steve Jobs") tra l'altro anche per questo motivo.

Abbiamo fortemente bisogno di una narrazione diversa, sia da un punto di vista storico che sociale, oltre che tecnologico. Una storia capace di far emergere chiaramente le correnti carsiche del nostro tempo: altrimenti non capiamo chi siamo e cosa stiamo facendo.

Chi sarà in grado di farlo?

Money quote: "The history of technology is too important to be left to the technologists. Relying on PayPal’s founders Elon Musk or Peter Thiel to tell us how that history goes is like turning to Bill Clinton or Newt Gingrich to tell the political history of the 1990s. Books such as Walter Isaacson’s The Innovators (2014) or Steven Johnson’s How We Got to Now (2015) give us accounts of lone genius men toiling in industrial labs and Bay Area garages. This view of innovation – narrow and shallow – casts a long shadow, one that obscures the broad and deep currents that actually drive technological innovation and shape its impact on society"

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