29.4.17

La civiltà delle norme e le parole che neanche esistono

IN ITALIANO NON c’è neanche la parola: “jaywalking” lo potremmo tradurre come “attraversamento distratto” ma in realtà nel codice della strada degli Stati Uniti è la parola che indica il reato di “camminare sulla strada”. Perché la strada appartiene alle auto. Ma non è sempre stato così. Anzi: le strade fino agli anni Dieci-Venti erano un commons delle persone a piedi, a cavallo, sui carretti, in bicicletta (pardon: velocipede). Si facevano le marachelle e si giocava tra bambini, si correva o si passeggiava, soprattutto con il bel tempo e man mano che diminuiva lo sporco dei cavalli per l’entrata in circolazione delle prime automobili.

Già, le automobili. Le grandi espansioni dei mercati (come quello dell’automobile) non sono figlie della mano invisibile o accidenti della storia. Sono state pianificate e perseguite con determinazione. Infatti, ad esempio i lobbysti spingono per vedere approvate alcune norme, poche ma mirate, che consentono poi di scalare senza problemi. Per le automobili? Basta bloccare le linee ferroviarie a lunga percorrenza da una parte, multare i pedoni che camminano in strada all’interno delle città dall’altra, e in quattro e quattr’otto hai fatto quanto necessario per consentire la “crescita naturale”. E per evitare che la nuova arrivata della strada, l’automobile, venisse vista come un mostro assassino di vecchi e bambini, cioè dei principali “utenti” della strada.

Money quote:

"In the early days of the automobile, it was drivers' job to avoid you, not your job to avoid them," says Peter Norton, a historian at the University of Virginia and author of Fighting Traffic: The Dawn of the Motor Age in the American City. "But under the new model, streets became a place for cars — and as a pedestrian, it's your fault if you get hit."

One of the keys to this shift was the creation of the crime of jaywalking. Here's a history of how that happened. 

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